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Parcheggio multipiano e risalite meccaniche Papacqua

Elevata complessità, una serie di opere che devono essere messe a sistema, vincoli importanti da dover maneggiare con cura per ottenere le autorizzazioni, importo lavori decisamente elevato. Il parcheggio multipiano e le risalite meccaniche “Papacqua” meritano che venga iniziato il complesso iter tecnico-amministrativo per la loro realizzazione.

L’attuale parcheggio di Papacqua è semplicemente imprescindibile per il nostro paese: estremamente centrale, a due passi da Piazza, Palazzo Chigi Albani, Parco Paperelle, ecc. presenta principalmente due enormi criticità: la ridotta capienza e la posizione. Per raggiungere Piazza sono costretto a percorrere scalinate notevoli come quelle del ”Buco delle Petete” (ovvero Via dello Scarico).

Il problema della capienza venne già affrontato in passato: il Progetto Definitivo per i Lavori di realizzazione di parcheggi per nodo di scambio” (del quale si riporta uno stralcio) prevedeva l’ampliamento del numero di posti con copertura di parte della ferrovia. Il progetto, arenatosi per problematiche autorizzative, non prendeva in considerazione lo sfruttamento del dislivello tra Viale della Stazione (fontana Papacqua) e Via del Lavatoio, già utilizzata in passato per entrata/uscita dall’ex parcheggio per camper (per il quale venne realizzata la scalinata in legno).

Il progetto qui schematizzato, da pianificare in maniera partecipata attraverso il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), prevede di modificare l’attuale progetto puntando alla realizzazione di un parcheggio multipiano con ingresso su Viale della Stazione (fontana Papacqua) e uscita su Via del Lavatoio, in grado di aumentare notevolmente il numero di posti auto rispetto alla versione precedente e lasciare la possibilità, in futuro, di realizzare anche la copertura della ferrovia come da progetto originario.

Questo grande polmone di automobili, ben integrabile nel contesto paesaggistico come lo era il progetto originario, va necessariamente collegato a un sistema di risalite meccaniche che consentano di abbattere le barriere architettoniche che separano il parcheggio dai punti di interesse principali: Palazzo Chigi Albani e Piazza V. Emanuele II. Come? L’ipotesi prevede l’installazione di due ascensori panoramici, come avviene ormai in numerosi centri storici, con l’adeguamento della già esistente passerella pedonale per scopi manutentivi esterna al Duomo che consente di arrivare fino in Piazza.

L’intervento sarà realizzato in accordo con la Soprintendenza e nel rispetto dei criteri di reversibilità previsti quando si interviene su edifici storici. Siamo pieni di esempi: riportiamo qui qualche immagine di quello probabilmente più famoso, l’ascensore del Vittoriano a Roma.

L’accesso al parcheggio multipiano è previsto da Viale della Stazione, come avviene già oggi; l’automobilista prosegue verso i piani inferiori finché non ha trovato un posto libero. L’uscita è prevista al piano più basso, in quota con Via del Lavatoio, dal quale l’automobilista si reimmette su Via Boccafatta in sicurezza, previa installazione di apposita segnaletica a protezione dell’incrocio. In questo modo si rende il parcheggio “a senso unico” (dall’alto verso il basso, a scendere) con evidenti vantaggi costruttivi e si evita di congestionare l’area prospiciente le fermate COTRAL con traffico sia di entrata che di uscita.

L’utente, lasciata l’automobile, torna in superficie tramite scale o ascensore e si dirige verso la scalinata o verso il primo ascensore, per il superamento del dislivello con Palazzo Chigi Albani.

Per raggiungere Piazza, l’utente può optare per la scalinata di Via dello Scarico (”Buco delle Petete”) o ascensore + passerella pedonale del Duomo: è una ipotesi meno impattante della scala mobile di cui si parlava negli anni scorsi, pienamente reversibile e soprattutto consente di abbattere realmente e completamente le barriere architettoniche.

E’ fondamentale iniziare quanto prima il lungo percorso che porterà alla realizzazione di quest’opera: è un lungo processo di pianificazione, progettazione, autorizzazione, reperimento fondi e infine realizzazione e gestione.

Soriano Bene Comune si prende l’impegno di dare prospettiva al nostro paese e attivare, finalmente, gli iter tecnico-amministrativi di questa e altre opere fondamentali per il futuro di tutti noi.

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